Ciao a tutti,
questo è il primo articolo della mia nuova rubrica “Gli ingredienti della salute” dove piano piano prenderò in esame i diversi ingredienti della nostra cucina per evidenziarne pregi e difetti e quando possibile riuscire a migliorare il nostro modo di alimentarsi ricercando nutrienti più sani e sapori dimenticati.
Perciò bando alle ciance e iniziamo con il primo articolo che parlerà del Sale.
Perché il Sale direte voi, perché pochissimi di noi conoscono la vera storia del sale, generalmente ci limitiamo a prendere il primo che capita nello scaffale del supermercato. Ma come per tanti altri prodotti dovremmo prestare più attenzione a quello che mangiamo.
Che cosa c’è di più naturale del sale direte voi? Si ottiene ovviamente per evaporazione dall’acqua di mare!!!!
Si certamente, ma non quello che acquistiamo al supermercato!!
La maggior parte del sale che troviamo sugli scaffali del supermercato non ha nulla a che vedere con il sale integrale. Spesso si tratta di sale di salgemma (estratto da miniere sotterranee derivanti dalla lenta evaporazione di antichi bacini marini), bianchissimo ed iper raffinato.
Il sale comune subisce solitamente un processo di raffinazione industriale che lo rende quasi al 100% puro cloruro di sodio, privandolo di tutti i minerali che sono naturalmente presenti nell’acqua di mare, e che vengono considerati “impurità” (solfati, calcio, magnesio, potassio, ferro e minerali traccia, come manganese, iodio, zinco, fluoro, silicio, rame, litio, e molti altri ancora: 84 sostanze in tutto!). Questi elementi sono invece essenziali per il corretto funzionamento del nostro metabolismo e lavorano nel nostro corpo in sinergia (ad esempio, affinché la tiroide utilizzi lo iodio, c’è bisogno del rame, che è coinvolto anche nell’assorbimento del ferro; il rame è potenziato dalla presenza di cobalto, che a sua volta agisce in presenza di manganese, e così via).
Non solo vengono allontanati dal sale fino al 99% dei suoi componenti naturali benefici (iodio compreso) ma in più si aggiungono sostanze chimiche come sbiancanti, anti agglomeranti e stabilizzanti per lo iodio (nei casi dei sali iodati, in cui lo iodio viene prima tolto e poi raggiunto artificialmente!
I processi di raffinazione del sale hanno lo scopo di eliminare le impurezze, perciò viene privato tramite procedimenti chimici di tutte le sostanze che esso contiene, scartate a torto come impurità. Il vero sale marino integrale, quindi, appare generalmente più umido e grumoso del tradizionale, dato che non viene addizionato di sostanze anti-umidità.
Il sale marino naturale contiene novantadue minerali essenziali, mentre quello chimico contiene solo cloro e sodio. Il sale marino integrale aiuta il nostro corpo a digerire i carboidrati, e fa lavorare meglio reni e fegato. Il sale integrale, a differenza di quello chimico, aiuta i liquidi del nostro corpo ad attraversare le membrane, e quindi ad evitare il ristagno dei liquidi.
.Alcuni studi sperimentali hanno evidenziato come il fluoro contenuto naturalmente nel sale marino integrale sia in grado di prevenire la formazione della carie dentaria,e proprio grazie alla presenza del cloruro di sodio e all’importante equilibrio con gli altri oligo elementi il suo processo di assorbimento risulta molto maggiore.
Esistono in commercio dei Sali integrali che hanno un costo molto elevato, ma se cercate un po’ troverete dei buoni Sali integrali, magari come quelli di Cervia o di Trapani, che costano poco di più di quello comune e quando vi sarete abituati al loro buon sapore e al maggior vantaggio per la salute non sarete più capaci di tornate indietro.Imparerete ad assaporare i cibi in modo più naturale e a gustarne di più il vero sapore.
Mi raccomando nella confezione deve esserci scritto espressamente “ Sale marino Integrale” ed inoltre anche se è in una confezione di cartone, al suo interno dovrete sempre trovare una confezione in plastica. Questo garantisce il fatto che è integrale, perché se fosse solo nella confezione di cartone( come quello comune) l’umidità naturale del sale integrale romperebbe la confezione.
Una cosa che i medici ci dicono sempre è di diminuire il sale, io aggiungo di diminuirlo ma anche di sostituirlo con quello integrale.
15 Comments
maurizio
19 Gennaio 2013 at 18:47complimenti bella spiegazione molto ma molto interessante!!
Ricami di Pastafrolla
19 Gennaio 2013 at 21:15Grazie Maurizio, mi fa molto picere che ti sia piaciuta. A presto Manu
simona
19 Gennaio 2013 at 20:54Tesoro buonasera:* ma che bella sorpresa! Mi piace tantissimo l’idea di una rubrica dove approfondire gli alimenti che quotidianamente utilizziamo! il sale integrale devo ammettere di non averlo mai visto nei comuni supermercati.. secondo te è da richiedere in qualche negozio bio? ho segnato i nomi… la cosa mi ha incuriosito molto, di solito utilizzo sale iodato proprio per il discorso che spiegavi sopra… assenza di iodio nel sale comune;) ancora complimenti tesoro seguirò la cosa con molto interesse:* un abbraccio e buon fine settimana!
Ricami di Pastafrolla
19 Gennaio 2013 at 21:15Ciao Simo, è esattamente come dici tu, si può trovare nei negozi bio, in alcuni alimentari che trattano prodotti più specializzati e magari anche le farmacia se hanno un corner di prodotti per l’alimentazione naturale. Un bacio a presto Manu.
Le Ricette di Tina
19 Gennaio 2013 at 22:07Ciao interessante rubrica, lo cercherò volentieri grazie mille!Buona domenica cara
Giovanni, Peccato di Gola
20 Gennaio 2013 at 17:12grazie per tutte le info e complimenti per la rubrica 🙂 buona domenica cara
Valentina
20 Gennaio 2013 at 20:30Bellissima questa rubrica, Manu! 😀 Grazie, molto interessante! Buona serata :**
Vaty
20 Gennaio 2013 at 20:45Carissima Manu, ma è carinissima questa rubrica 🙂 interessante e ricca di nozioni!
Io in parte conoscevo il processo di raffinazione ma tu tesoro sei stata precisissima. Un post quasi da wikipedia 🙂
Ps ho letto ora del disagio. Spero meglio cara.
Semplicemente Cucinando
20 Gennaio 2013 at 20:47Bellissima idea questa rubrica e…quante info interessanti che ci hai dato! La seguo molto volentieri, si legge tutto di un fiato…almeno questo primo articolo ;-).
Un bacio
Inco
20 Gennaio 2013 at 20:50Grazie per tutte le informazioni preziose sul sale 🙂
Post interessantissimo, complimenti.
Un abbraccio,
Incoronata.
Maddy
20 Gennaio 2013 at 22:59Bellissimo quest’articolo Manu e molto interessante, mi piace questa rubrica, la seguirò con molto piacere e attendo con ansia il prossimo prodotto! Un abbraccio, maddy!
annalisa
21 Gennaio 2013 at 17:05Grazie per le info…ciao Emanuela!
Elena
21 Gennaio 2013 at 19:23Manu sei stata veramente brava a pensare ad una serie di articoli sul cibo che fa bene..penso sempre che non si finisca di imparare mai ma la curiosità porta molto lontano…sei stata molto precisa nella descrizione degli elementi, non sapevo, da chimico, che nel sale industriale tutti questi elementi fossero portati via…ed adesso..dove troviamo questo sale integrale???? E cosa c’è di più da sapere su tutti quei sali particolari che ora vendono (io ne ho comprato uno rosa dell’Himalaya che sulla carne ai ferri è buonissimo!!!)??? Ciao!!! Elena
bergese caterina
21 Gennaio 2013 at 22:34Grazie cara di tutte le delucidazioni sul sale..qualcosa conoscevo, altro no. E’ vero che bisogna assumerne poco ma “poco e buono”..
jolanda
11 Luglio 2013 at 12:16io lo uso ormai da un pò di mesi lo compro nei negozi bio e non si nota affatto la di fferenza del comune sale che si usa di solito.